Edicole e santelle

Fede popolare lungo i sentieri 

Le santelle – piccole cappelle votive costruite agli angoli delle strade o nei crocicchi delle antiche mulattiere – sono una delle espressioni più autentiche della spiritualità popolare delle Pertiche. Queste minuscole architetture religiose, dedicate alla Trinità, a Cristo, alla Madonna o ai Santi, nascono da un fervore religioso alimentato dopo il Concilio di Trento. La Chiesa, nel tentativo di rinnovare la fede tra le popolazioni rurali, promosse un devozionalismo visivo e diretto, capace di toccare la sensibilità e l’immaginazione dei contadini. 

Con la loro semplicità, le santelle diventano piccoli teatri della fede, capaci di emozionare con affreschi vivaci e immagini sacre, spesso drammatiche, che rendevano tangibile la protezione divina lungo i cammini quotidiani. 

Architettura del paesaggio e memoria collettiva 

Le santelle di Pertica Alta si trovano per lo più lungo i tracciati antichi, nei pressi di aree agricole o metallurgiche, seppur non sempre esattamente in prossimità del luogo di lavoro. Sorgono spesso “a metà strada”, dove il viandante poteva fermarsi per un momento di preghiera, ma anche per trovare ristoro durante un percorso faticoso. 

Oltre al valore religioso, queste edicole rappresentano un patrimonio artistico e paesaggistico diffuso, custodi di storie locali, ex voto e segni della devozione di generazioni. Ancora oggi, le santelle accompagnano chi cammina tra i boschi e i borghi delle Pertiche, ricordando la forza di una fede semplice, scolpita nella pietra e nei colori delle valli.