La Parrocchiale di San Michele Arcangelo, situata a Lavino, affonda le sue radici nell’epoca longobarda, epoca in cui la devozione all’Arcangelo, protettore delle vie e dei guerrieri, era fortemente sentita. Nel Quattrocento, la comunità ottenne l’autonomia ecclesiastica e nel 1574 si affrancò definitivamente dalla pieve di Mura. La chiesa attuale fu consacrata nel 1614, ma l’attuale struttura è frutto di una successiva ricostruzione, avviata nel 1713 per volontà delle famiglie di Navono, Lavino e Noffo, che scelsero di “farla del tutto nuova”.
Arte barocca e artigiani d’eccellenza
L’interno della chiesa è un vero scrigno d’arte settecentesca, impreziosito dagli intagli lignei dei Boscaì e dei Bonomi, e dagli arredi marmorei dei maestri di Rezzato. Tra questi, spiccano Paolo Bombastone, autore del tabernacolo, Domenico Tagliani, che nel 1776 firmò il basamento dell’altare maggiore, e Carlo Ogna.
L’altare del Rosario, decorato dai Pialorsi Boscaì, racchiude una pala con San Rocco e San Sebastiano in preghiera. L’attiguo altare di San Lorenzo ospita una tela con Santi e Madonna con Bambino, inserita in una soasa lignea leggera e decorata, con una cimasa ricca di angeli e fiori. Anche l’organo, costruito nel 1736-37 da Francesco Doria, è inserito in una splendida cornice lignea dei Boscaì. Non mancano dettagli di pregio come le porte d’ingresso, scolpite nel 1728 da Francesco Boscaì, che accolgono il visitatore con sobria eleganza.